Ask a Grower
FAQ Frequently Asked Questions
Le risposte dei Quality CBD Growers di Rollup Lab ad alcune delle domande riguardanti la cannabis light che i nostri clienti e followers ci fanno spesso via email, sulle reti sociali, e alle fiere di settore a cui spesso partecipiamo.
Non esitate a farci le vostre domande contattando Rollup Lab via email a info@rolluplab.it.
Fate uso di pesticidi nella vostra produzione di cannabis CBD?
Il CBD sballa? La canapa legale è psicoattiva?
No. Ad alte concentrazioni di CBD si avverte una sensazione di rilassamento e benessere, dovuta agli effetti anti-infiammatori e anti-dolorifici del CBD, ma l’attenzione resta all’erta perchè nella canapa legale non è presente una concentrazione della molecola di THC (quella psicoattiva “che sballa”) tale da poter dare al prodotto “efficacia drogante” (parole della Corte di Cassazione). Tutte le genetiche cannabis CBD / canapa legale Rollup Lab rispettano i limiti previsti dalla legge in termini di percentuale di THC (max 0,5% THC).
FAQ Infiorescenze di Cannabis Light
Quali sono le principali differenze tra coltivazione outdoor e indoor della Cannabis CBD?
Coltivare all’aperto fornisce maggior spazio per operare, abbondante luce del sole, acqua piovana gratuita e una ventilazione migliore.
Tuttavia, la coltivazione all’aperto presenta anche importanti sfide: le piante infattti sono più esposte a parassiti, onde di calore e gelate.
La coltivazione indoor, invece, protegge meglio le piante e i coltivatori possono controllare completamente l’ambiente di crescita, impostando la temperatura e l’umidità. Tuttavia, i coltivatori indoor hanno spesso meno spazio, minori potenzialità di produzione e devono sostenere i costi energetici necessari ad alimentare le loro installazioni.
Quali sono le varietà di cannabis CBD più adatte alla coltivazione outdoor?
Fattori come le condizioni ambientali e gli effetti desiderati del prodotto finale influenzano la scelta della varietà da coltivare all’aperto. In regioni con stagioni colturali brevi, le genetiche resistenti e le autofiorenti sono preferibili. Al contrario, il Sud Italia si rivela adatto alle varietà sativa, che richiedono più tempo per fiorire, o agli ibridi, adattabili alle diverse condizioni.
Quali sono i vantaggi legati alla coltivazione indoor della cannabis CBD?
La coltivazione indoor di cannabis CBD vanta numerosi benefici, tra i quali: raccolti continui per tutto l’anno, produzione regolare, controllo ambientale, gestione della fioritura (per le varietà fotoperiodiche), rispetto della privacy e riduzione dei parassiti.
Quali sono le condizioni ambientali ideali per la crescita delle piante di cannabis CBD indoor?
La cannabis cresce in condizioni specifiche di temperatura e umidità durante la fase vegetativa, laddove le varietà sativa sono più tolleranti rispetto alle indica. Durante la fase vegetativa, le temperature diurne (o a luci accese) dovrebbero essere comprese tra i 22–28°C, mentre l’umidità relativa dovrebbe essere tra il 40e il 70%. In seguito, durante la fioritura, la temperatura della stanza dovrebbe essere controllata tra i 20-26°C, ma l’umidità dovrebbe essere mantenuta al di sotto del 50% per evitare il marciume.
Quali sono le luci utilizzate per la coltivazione di cannabis cbd indoor?
Per coltivare cannabis CBD indoor, esistono due tipi principali di lampade da utilizzare: le HID e le LED. Le lampade HID rappresentano una scelta tradizionale per i coltivatori indoor e vengono ancora impiegate e apprezzate ai giorni nostri. Tuttavia, negli ultimi anni, le luci LED hanno fatto grandi progressi e visto il loro prezzo diminuire, diventando un’ottima alternativa per i coltivatori domestici alle lampade HID.
Le lampade HID garantiscono un eccellente rapporto tra efficienza, resa e valore. Anche se il loro costo è superiore rispetto alle lampade comuni a incandescenza o fluorescenti per la coltivazione, garantiscono una quantità superiore di luce per ogni unità di energetica elettrica impiegata.
Principalmente, ci sono due diverse tipologie di lampade HID utilizzate per la coltivazione:
- Ioduri metallici (MH), le quali emettono una luce di colore blu-bianco e sono impiegate nella fase di crescita vegetativa;
- Sodio ad alta pressione (HPS), le quali emettono una luce di colore rosso-arancione e sono utilizzate durante la fase di fioritura.
Molti reattori sono progettati per supportare lampade MH o HPS, mentre quelli più moderni possono ospitare entrambi i tipi di lampade.
Qual è il terreno ideale per la coltivazione indoor della cannabis CBD?
Solitamente esistono due differenti tipologie di substrati e metodi che si possoono impiegare per la coltivazione indoor di canapa:
- il metodo più agevole per la crescita della pianta è rappresentato dalla coltivazione nel terreno. Questa variante è particolarmente indicata per i neofiti.
- Tuttavia, è possibile optare anche per l’altra opzione disponibile, ovvero la coltivazione idroponica. Tale metodo prevede l’utilizzo dell’acqua o di diverse tipologie di supporti inerti (come torba, il cocco e altri composti) come supporto principale per la crescita delle piante. In questo caso, le sostanze nutritive vengono somministrate direttamente alle radici delle piante attraverso l’acqua. Questa pratica offre l’enorme vantaggio di poter esercitare un controllo preciso sull’assorbimento dei nutrienti, poiché non c’è il terreno a tamponare l’alimentazione. Tale controllo, per i coltivatori più esperti, può rappresentare il fattore chiave per raggiungere raccolti maggiori e di qualità, in quanto le piante possono assimilare una maggiore quantità di nutrienti in tempi più rapidi.
Quali sono i pro e i contro della coltivazione in serra?
I vantaggi della coltivazione in serra sono legati alla possibilità di prolungare la stagione di crescita all’aperto e alla maggiore protezione da alcune specie di parassiti; di contro, la coltivazione in serra facilita lo stress delle piante durante le ondate di calore, così come un sistema di ventilazione inadeguato può causare un accumulo di aria viziata e umidità.
Quali sono le principali tipologie di serra utilizzate per la coltivazione di cannabis CBD?
Le serre sono disponibili in svariate forme, dimensioni e design:
- serre “pop-up”: solitamente progettate per i giardinieri hobbistici che lavorano in spazi limitati. In genere, sono dotate di un telaio di base, una copertura in plastica, alcune mensole su cui riporre piante ed attrezzi da giardinaggio ed una porta con cerniera per facilitare l’accesso.
- serre da giardino a casetta: come le serre “pop-up” sono realizzate con telai in metallo e coperture in plastica, ma offrono molto più spazio, gli scaffali sono più spaziosi e i coltivatori possono entrare e muoversi tra le piante. Le serre a casetta di questo tipo sono disponibili in una varietà di dimensioni e stili diversi e, generalmente, sono progettate per coltivatori amatoriali con un po’ più di spazio (come un patio esterno, una terrazza privata, un giardino o un seminterrato a cielo aperto).
- serre a tunnel: Le serre a tunnel, anche chiamate “quonset”, sono tra le strutture più usate nella produzione commerciale. A causa delle loro dimensioni, le serre a tunnel sono normalmente progettate per uso esterno e, quindi, costruite con materiali di migliore qualità.
- serre professionali per l’outdoor: Anche in questo caso, le serre possono avere innumerevoli forme e dimensioni. Sono normalmente realizzate con telai in alluminio antiruggine molto resistenti e pannelli in policarbonato estremamente robusti, che offrono la massima trasmissione luminosa e protezione dagli agenti atmosferici.
Quale tipo di illuminazione viene utilizzata all’interno delle serre?
Il principio della coltivazione in serra è quello di sfruttare la luce solare piuttosto che quella artificiale. Questa condizione è perfetta per i coltivatori che vivono in zone costantemente soleggiate, ma quelli che vivono in zone climatiche meno stabili potrebbero trarre vantaggio dall’installazione di una serie di lampade, che il coltivatore potrà accendere secondo necessità.
Come avviene l’irrigazione delle piante all’interno delle serre?
Le piante coltivate outdoor sono esposte alla luce solare diretta, al vento e a molta aria fresca, tutti parametri che fanno evaporare rapidamente l’acqua dal terreno. In una serra, le piante non sopporteranno le stesse condizioni, il che significa che dovranno essere innaffiate con molta meno frequenza.
Investire in un sistema automatizzato è un ottimo modo per eliminare ogni margine di errore nell’irrigazione delle piante coltivate in serra. Da questo punto di vista i sistemi di irrigazione a goccia forniscono alle piante la giusta quantità d’acqua ad un ritmo costante. L’uso dell’irrigazione a goccia aiuta a prevenire gli eccessi d’acqua (riducendo al minimo i rischi di incorrere in problemi con batteri e funghi nocivi), promuove la crescita di radici sane e molto altro ancora.
Come viene gestita l’umidità all’interno delle serre?
Uno dei problemi principali per i coltivatori di cannabis in serra è l’alta umidità. Sebbene le condizioni umide siano benefiche per le giovani piantine, possono diventare in pochi giorni un grave problema per una pianta adulta e matura, creando un terreno fertile per batteri, funghi e parassiti.
Un termometro ed un igrometro servono a tenere sotto controllo la temperatura e l’umidità relativa all’interno della serra, mentre il ricorso a speciali ventole permette di immettere nella serra grandi quantità di aria fresca; estrattori e ventilatori oscillanti mantengono bassa l’umidità e la temperatura.
Estratti e concentrati di cannabis CBD sono la stessa cosa?
Tutti gli estratti sono concentrati ma non tutti i concentrati sono estratti. La principale differenza tra loro è come vengono raccolti i tricomi.
Mentre gli estratti utilizzano solventi per rimuovere i tricomi dalla pianta, i concentrati vengono fatti attraverso processi meccanici per isolare gli stessi composti.
Cosa sono gli estratti a base di solvente?
Gli estratti a base di solvente significa che sono fatti con una sostanza chimica che può dissolvere i tricomi per isolarli. Nella cannabis, le estrazioni a base di solventi sono solitamente fatte con alcool, butano, propano o anidride carbonica.
Cosa sono gli estratti senza solventi?
Gli estratti senza solventi sono l'opposto di quelli a base solvente; questi vengono prodotti applicando calore e pressione da soli senza l'uso di solventi. Si richiede quindi una tecnica meccanica che combina calore e pressione o acqua per separare i cannabinoidi e i terpeni dal materiale vegetale. Durante il processo meccanico, i tricomi vengono rimossi dalla cannabis usando un'azione fisica, come scuotere o pressare. La setacciatura a secco, ad esempio, è un'estrazione senza solventi.
Cosa sono gli estratti "full-melt"?
Gli estratti full-melt sono in circolazione da molto tempo e sono considerati da molti la “crème-de-la-crème” degli estratti. Questi vengono estratti senza solventi, il che significa che non vengono prodotti utilizzando il propano, butano o CO₂. Invece, vengono prodotti setacciando la cannabis a secco o utilizzando l’acqua ghiacciata (che non viene considerata un solvente) per separare i tricomi dai fiori e dalle foglie.
Gli estratti full-melt si sciolgono completamente, diventando liquidi quando vengono dabbati e sono privi di contaminanti (come la clorofilla o la cera). D’altro canto, gli estratti di qualità inferiore vaporizzeranno comunque, ma lasciando residui.
Che cosa si intende per "ICE-O-LATOR"?
L’ice-o-lator non è che un metodo semplice e puro per separare la resina dalla parte vegetale della pianta attraverso un procedimento semplice con acqua e ghiaccio o con solo ghiaccio secco e un successivo filtraggio dello stesso.
Come si ottiene l'"ICE-O-LATOR"?
Raffreddando il materiale vegetale con acqua e ghiaccio a 0 gradi Celsius, seguito da un’agitazione di 5-60 minuti con una macchina o a mano, ci si troverà di fronte ad un’hashish di ottima qualità. Si utilizza l’acqua ghiacciata sostanzialmente perché rende molto più semplice la separazione della resina della pianta dalle foglie e fiori stessi. Le parti vegetali rimangono a galla, mentre l’hashish (e dunque la resina) tendono ad andare più giù, separando le due cose.
Successivamente, l’acqua stessa viene filtrata da un paio di sacchi filtranti appositi, i quali devono avere uno spessore dei telai compresi tra 220 micron e 25 micron, che è una misura delle dimensioni dei filtri. I filtri, dopo l’agitazione, lasceranno un residuo all’interno del sacchetto, che dopo l’asciugatura e il filtraggio con un setaccio da cucina rilasceranno il rinomato Ice-o-lator.
Quali sono le più comuni trame e consistenze degli estratti di cannabis CBD?
- Shatter: una delle consistenze più adattabili, è molto fragile quando fa freddo ma può essere molto elastica quando si trova in un ambiente più caldo.
- Budder: questa consistenza inizia come lo shatter. Viene quindi montato a basse temperature per introdurre aria, dandogli una consistenza cremosa.
- Crumble: questa consistenza inizia come budder e viene quindi spurgata a basse temperature per asciugarlo e dargli una consistenza che ricorda il burro secco.
- Rosin: la consistenza in realtà dipende dalle caratteristiche dei tricomi che entrano. Il rosin di solito ha la stessa consistenza del budder ma può essere un po 'più elastica, a seconda dell'ambiente.
- Hashish: anche se lo vediamo come una crema, l'hashish è di solito composto da un sacco di microscopiche teste di tricomi incollate insieme, dandogli una consistenza simile alla sabbia.
In cosa consiste la germinazione dei semi di Cannabis?
La germinazione è il procedimento attraverso il quale la nuova pianta di Canapa può emergere dal seme. Tale processo inizia solo quando vari fattori, quali la luce, la temperatura, l'acqua e l'ossigeno, sono adeguatamente equilibrati.
In precedenza, il seme si trova in una condizione di riposo, definita fase di quiescenza; quando si posiziona in terreno bagnato, l'acqua lo idrata e gli permette di rompere il guscio esterno, che si ammorbidisce.
Solo allora l'embrione contenuto nel seme si estende per formare un sottile fusto chiamato plantula; la radicetta emergente si insinua in profondità nel terreno e successivamente il fusto comincia a sviluppare nuove foglioline. Queste ultime, avviando il processo di fotosintesi, fanno sì che la pianta cresca.
Come germinare i semi di Cannabis?
Ci sono vari modi per far crescere i semi delle piante di cannabis, ognuno dei quali ha pro e contro. In aggiunta, se i tuoi semi non germogliassero, questo sarebbe del tutto normale e naturale.
Prima di piantare i semi, bisogna innanzitutto controllarne le condizioni. In generale, i semi scuri hanno maggiori possibilità di germogliare rispetto a quelli di colore chiaro o bianco. Eventuali danni o graffi sulla superficie esterna del seme non influirebbero necessariamente sul suo potenziale germinativo.
Durante il processo di germinazione, le piante hanno bisogno di diverse cose, tra cui la temperatura giusta, l'umidità, l'acqua, la luce e il pH. Si consiglia di maneggiare il seme il meno possibile prima di piantarlo.
Ci sono diverse tecniche di germinazione tra cui scegliere. Una delle meno efficaci, ma più semplici, è quella del bicchiere d'acqua. I semi vengono posti in un bicchiere d'acqua a circa 22°C e dopo 3-5 giorni iniziano a germogliare. Puoi quindi trasferire il seme in un vaso riempito di terriccio umido, esponendolo alla luce e innaffiando con moderazione.
Un'altra tecnica comune è quella di posizionare i semi su un tovagliolo inumidito e coprirli con altro tovagliolo bagnato. Quando le radici raggiungono una certa lunghezza, i semi possono essere delicatamente trasferiti nel terreno.
La terza tecnica consiste nella piantumazione diretta nel terreno. Il seme viene inserito in un foro nel terreno umido e il tutto viene mantenuto umido con nebulizzatore.
Ci sono ovviamente anche altri metodi di germinazione tra cui scegliere, ma questi sono i più utilizzati.
Come germinare i semi di Cannabis autofiorente?
La germinazione dei semi di cannabis autofiorenti è simile a quella delle altre varietà di semi. Anche i semi autofiorenti, quindi, sono esposti ai medesimi pericoli e possono germogliare in modo identico alle altre piante. Le loro qualità positive si possono notare soprattutto durante le fasi successive della coltivazione.
Quali sono gli errori più comuni da evitare durante la fase di germinazione?
Evita di far germogliare semi malformati o immagazzinati in modo improprio. Controlla la quantità di luce a cui le piante sono esposte e assicurati che ci sia un'umidità adeguata. Inoltre, non sottoporre i semi a sbalzi di temperatura: mantienila tra i 26 e i 28℃ per favorire una germinazione ottimale.
Qual è la temperatura ideale per la germinazione nelle coltivazioni indoor?
Nella coltivazione indoor, sono vari gli strumenti che possono essere adoperati per controllare la temperatura quando rischia di alzarsi troppo:
- climatizzatori;
- umidificatori ad aria fredda, che apportano oltre che aria fresca, umidità;
- Lampade LED: non si surriscaldano e non contribuiscono ad aumentare la temperatura;
- impianti di refrigerazione per lampade: smaltiscono il calore prodotto dalle lampade;
- cicli di luce: consistono, in modo semplice, nell’evitare l’accensione delle lampade nelle ore più calde del giorno;
- aggiunta di CO2: si tratta di un metodo sofisticato e costoso, meno consigliato ai principianti, che si può mettere in atto quando le temperature dello spazio di coltura superano i 30-35 gradi;
- Circolazione d’aria: un aspetto da mantenere sempre presente e che si può ottenere tramite ventilatori.
All'opposto, se la temperatura scende troppo, si possono adottare altri accorgimenti:
- riscaldatori che generano aria calda;
- lampade MH/HPS che generano calore;
- tappetini e cavi termici;
- isolamento termico.
Qual è la temperatura ideale per la germinazione nelle coltivazioni outdoor?
All'aperto è molto più difficile controllare le condizioni climatiche necessarie per un buon sviluppo delle piante, tra cui, ovviamente, la temperatura. Se si vive in una zona in cui le temperature possono diventare molto alte, si preferiscono coltivare specie più precoci. In ogni caso, in presenza di temperature elevate, è importante osservare alcuni accorgimenti:
- piantare direttamente nel terreno e non in vaso;
- usare nebulizzatori per inumidire le piante;
- la pacciamatura è un ottimo metodo per mantenere il terreno fresco;
- se si è costretti a coltivare in vaso, dipingere i vasi stessi con vernici speciali o tentare di ombreggiarli senza coprire le piante.
Se le temperature tendono a scendere troppo:
- preferire piante precoci;
- coprire le piante con teli di polietilene;
- usare stufe a gas a forma di "fungo".
Quanto tempo ci vuole per far sbocciare un seme di Cannabis?
Se le condizioni ambientali favorevoli alla germinazione sono presenti, i semi inizieranno a svilupparsi in un arco di tempo compreso tra 12 e 36 ore.
Tuttavia, il tempo di germinazione può variare notevolmente a seconda dell'ambiente in cui si trovano i semi. Nonostante eventuali errori, i semi possono comunque germogliare, anche se tardivamente, dando vita a piante deboli.
Quando mettere il germoglio al sole?
Per la coltivazione outdoor, le piantine devono essere tenute vicino a una finestra esposta al sole per due settimane, a partire dalla fuoriuscita dalla terra. Quando spuntano il secondo o il terzo paio di foglie seghettate, le piantine sono abbastanza forti da resistere alla luce diretta del sole.
Per la coltivazione indoor, la tempistica è la stessa, ma è importante prestare attenzione alla scelta delle lampade e alla distanza tra le piantine e le fonti di luce.
Come si riproducono le piante di Cannabis?
Le piante di marijuana possono riprodursi sessualmente o asessualmente.
Nel caso della riproduzione sessuale, due piante madri si incrociano e si verifica l'impollinazione, facendo sì che la pianta femmina produca le infiorescenze contenenti i semi. Ciascuna pianta che nasce da questi semi possiede caratteristiche uniche.
Nella riproduzione asessuale, invece, non vengono utilizzati i semi ma si utilizza soltanto una pianta adulta di cannabis, chiamata di solito “pianta madre”, da cui si preleva una talea che viene piantata in un terreno di radicazione. La talea diventa una nuova piantina con le stesse caratteristiche della madre. Questo metodo viene spesso chiamato “clonazione”, ma in realtà tale termine si riferisce ad un processo più complesso che si svolge in laboratorio utilizzando parti di materiale vegetale e piastre di Petri.
Quali sono i vantaggi del coltivare la Cannabis partendo dai cloni?
Attualmente, la creazione di talee è il metodo preferito dalla maggior parte dei coltivatori per ottenere piantagioni uniformi che producono cannabis con le stesse caratteristiche ad ogni ciclo di coltivazione.
I cloni sono copie esatte della pianta madre, e quindi le talee prelevate da una pianta femmina produrranno un'altra femmina. Ciò permette ai coltivatori di evitare di dover individuare eventuali maschi nati dai semi regolari. Inoltre, ci sono meno probabilità che i semi femminizzati producano maschi. Con i cloni, non è nemmeno necessario attendere che i semi germinino e diventino piantine di dimensioni adeguate, basta far radicare la talea per avere una pianta pronta per crescere. Essendo una copia genetica, le talee avranno tutte le caratteristiche della madre, tra cui dimensioni, gusto, morfologia e produttività. Al contrario dei semi, le piante nate dai cloni non avranno differenze sostanziali causate da fattori ambientali o genetici.
Quali sono gli svantaggi del coltivare la Cannabis partendo dai cloni?
Ci vuole tempo e impegno per creare dei cloni, e solo i coltivatori esperti riescono a padroneggiare la tecnica. In più, non tutti i cloni sviluppano radici e quindi ci può essere una certa curva di apprendimento.
Quando la pianta madre è malata, è probabile che i cloni saranno malati anche loro. Per minimizzare tali rischi, può essere una buona idea quella di utiizzare guanti disinfettati e attrezzature sterili durante tutto il processo di propagazione.
A differenza dei semi, la durata di vita del clone è limitata, normalemente sono solo 2/3 cicli di coltivazione. Inoltre, le talee che vengono prelevate dalla pianta madre devono essere quantificate in base alle dimensioni e allo stato di salute della pianta madre. Le piante più piccole possono produrre da 2 a 3 talee, mentre quelle più grandi possono produrne fino a 5 o 6.
Semi vs Cloni: quale metodo scegliere per coltivare Cannabis?
La scelta tra i due metodi di riproduzione dipende dalle preferenze del coltivatore e dalle sue abilità. I cloni sono più complessi, ed è quindi più adatto ai coltivatori più esperti. I semi, invece, sono più facili da gestire e sono adatti ai coltivatori principianti. Comunque sia, la sperimentazione aiutare a scoprire il proprio metodo ideale.
Quali sono le caratteristiche della varietà COOKIES UP?
La Cookies Up è una varietà di cannabis sativa legale CBD, prodotta da Rollup Lab in modo 100% organico con il metodo della coltivazione Indoor.
La selezione finale della Cookies Up è avvenuta dopo diversi cicli di coltivazione, che hanno portato alcuni fenotipi di questa genetica a raggiungere eccezionali livelli di qualità.
I fiori di Cannabis Legale CBD della nostra Cookies Up presentano bud piu piccoli rispetto alle altre genetiche, visibilmente resinosi e di colore verde smeraldo.
Come vengono realizzati i cristalli di Cannabis CBD?
I cristalli di Cannabis Light CBD vengono realizzati attraverso un processo di estrazione chimica, che consente di isolare l’elemento desiderato, ovvero il cannabidiolo (CBD), da altre sostanze presenti nella pianta di cannabis.
Innanzitutto, viene selezionata una varietà di cannabis ad alta concentrazione di CBD e bassa concentrazione di THC, il principale composto psicotropo presente nella pianta.
Una volta selezionata la pianta, essa viene sottoposta a un trattamento di essiccazione e macinazione, per facilitare successivamente l’estrazione del CBD. Raggiunta la consistenza desiderata, il materiale vegetale viene sottoposto a un’estrazione chimica utilizzando solventi, come l’etanolo o il CO2.
Questi solventi permettono di estrarre il CBD dalla pianta di cannabis, lasciando da parte altre sostanze, come la clorofilla e i terpeni. Il risultato di questa estrazione è un olio grezzo ricco di CBD, che viene successivamente purificato attraverso un processo di filtraggio per eliminare eventuali impurità residuali.
A questo punto, l’olio purificato viene sottoposto a un ulteriore processo di cristallizzazione. Questo avviene raffreddando l’olio per far precipitare cristalli di CBD puro. I cristalli così ottenuti vengono poi separati dal resto dell’olio mediante filtraggio o centrifugazione.
I cristalli di Cannabis Light CBD risultanti sono una forma altamente concentrata di CBD, priva di THC e di altre impurità.
Come usare i cristalli di Canabis CBD?
La possibili modalità di assunzione dei cristalli di Cannabis CBD sono diverse. Questi si possono assumere:
- per via sublinguale, sciogliendoli sotto la lingua. Consigliamo di iniziare con piccole dosi da 3 mg, da ripetere fino a 3 o 4 volte al giorno. Si tratta di una modalità di assunzione particolarmente pratica e indicata per un uso personale, che non necessita particolari preparazioni.;
- fumandoli, tramite pipetta o bong.
- vaporizzazione o svapo tramite la sigaretta elettronica. Nel primo caso servirà un vaporizzatore che consenta un controllo della temperatura; una volta inseriti i cristalli, questi andranno vaporizzati alla temperatura di 150°-160° (da evitare temperature più alte, per non rischiare di esporsi a controindicazioni per la salute). Nel caso di ricorso alla sigaretta elettronica, i cristalli andranno diluiti con glicerina vegetale e aggiunti alle cartucce di e-liquid.
- utilizzo in cucina. Il CBD in cristalli può essere integrato in qualsiasi ricetta, dagli impasti per i biscotti alle torte salate. Basterà fondere i cristalli nel burro o nell’olio di cocco o di oliva, scaldando gli ingredienti a bagnomaria.
Cosa si intende per "Premium Extract"?
Si tratta di un’estrazione isolata e purificata di cannabidiolo, che si presenta in granelli bianchi e inodore. L’estrazione del principio attivo avviene mediante l’utilizzo di macchinari a CO2 supercrtical, grazie ai quali il cannabidiolo viene estratto senza l’utilizzo di altri solventi, potenzialmente tossici e dannosi per l’uomo e per l’ambiente. Successivamente, durante il processo d’isolamento del cristallo, viene rimosso tutto ciò che è contenuto nella materia vegetale: tracce di THC, oli, resine, clorofilla e quant’altro. Ciò che resta al termine della lavorazione è, dunque, nient’altro che la molecola di CBD puro sotto forma di cristalli.
Quali sono i vantaggi legati all'assunzione di cristalli di Cannabis light?
I vantaggi dei cristalli di CBD sono:
- l’alta concentrazione di CBD;
- l’ assoluta assenza di THC;
- la versatilità d’uso;
- è insapore e inodore;
- si tratta di un prodotto che viene realizzato in laboratorio, e, dunque, in un ambiente altamente controllato.
Quali sono i contro dell'uso di cristalli di Cannabis CBD rispetto ad altre modalità di assunzione?
In quali città avete un servizio di delivery di canapa legale e CBD in meno di un'ora?
Effettuiamo delivery di canapa legale e CBD entro un’ora a Torino, e consegnamo con corriere espresso in tutta Italia in 24-48 ore. Spedizioni e consegne espresse anche per grow shops, grossisti e rivenditori.
La spedizione può danneggiare cloni e talee di canapa CBD?
No, Rollup Lab si impegna a effettuare le spedizioni di cloni e talee nel modo piu sicuro per le piantine offrendo un packaging ad hoc (pensato in base alla quantità) per questo tipo di trasporto.
Il pacco garantisce l'anonimato?
Nonostante il fatto che il nostro prodotto sia legale, lasciamo a te la scelta di divulgare il contenuto del pacco. Per tale ragione, spediamo il tutto in pacchi che riportano semplicemente il tuo indirizzo e il nostro nome. Ciò garantisce l’anonimato.
Quali sono le regole vigenti per la spedizione di prodotti derivati dalla canapa o cannabis sativa?
Le norme che regolano la spedizione di prodotti a base di cannabis variano a seconda della legislazione vigente in ogni stato e dei Termini e Condizioni dei diversi corrieri.
Posso pagare tramite bonifico bancario?
Si! Sul nostro sito tra i vari metodi di pagamento troverai la possibilità di pagare con bonifico bancario. Attenzione però: la spedizione dei prodotti da te acquistati partirà solo dopo aver ricevuto sul nostro conto il pagamento.
Come faccio a chiedere un rimborso?
Il team di Rollup Lab offre la massima disponibilità e trasparenza! Se dovessi riscontrare qualche problema con il tuo ordine contattaci alla mail info@rolluplab.it esponendoci i problemi riscontrati e saremo lieti di trovare insieme a te una soluzione.
Contatta Rollup Lab
Puoi contattarci via email agli indirizzi qui di seguito, con messaggi attraverso i nostri profili sulle reti sociali, o utilizzare il form di contatto qui di fianco. A presto!
ONLINE SHOP: commerciale@rolluplab.it
DOMANDE FAQ: info@rolluplab.it
GESTIONE: amministrazione@rolluplab.it
FACEBOOK: RollUpLab
INSTAGRAM: rolluplab.official.cbd
URGENTE?
Mandaci un messaggio qui dal sito, ti risponderemo in tempi brevi.